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xxxiv Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera

C’era in fondo ad ogni numero della Rivista la «piccola posta» tra Sofia Bisi Albini e le abbonate. Sprazzi di luce che leggevamo ansiosamente: saluti, sgridatine, consigli a scrittrici giovinette, lampi d’insegnamento, ritagli della sua vita: parole scritte rapidamente ma col suo stile, con la sua vivacità, col suo potere di persuasione.

Poi cercavamo il suo articolo o la sua novella, la lettura dei quali ci lasciava sempre pensose e pervase da un soffio ammiratore. Anche le sue novelle, con a capo «Cristina» come le vorrei ripubblicate!

Venivano quindi gli articoli vari di tutte le altre scrittrici, parecchie delle quali mantenevano vive con Sofia Bisi Albini discussioni sui più svariati argomenti. Era un mercato, ripeto, ma così attirante che anche le signorine più rafforzate nel sussiego della loro aristocrazia dovevano decidersi a snodare membra e pensiero per scendere a comperare qualche frutto di amabilità, e le giovinette più umili o timide finivano col persuadersi di essere dotate della volontà e del diritto di espandere la loro vita nel sole.

Sofia Bisi Albini non si valse mai della propria rivista per elevare un trono a sè stessa: non co-

xxxiv Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera