Vai al contenuto

Pagina:Alcippo.djvu/33

Da Wikisource.
32 A T T O

Se costui di nascosto qui venuto
Peccò contra la legge; egli ha peccato
Dirai, ma per amore; et io rispondo,
E dico tanto avanti,
Che chi prende a guardar la pudicizia
Sopra tutto la guarda da gli amanti;
S’à l’amor perdoniamo, ogn’hor con froda
Verran mille malvagi e se fian colti,
Diranno essere amanti; io non son fiero;
Ma costui di distrugger procacciando
L’honestà feminile, ha per tal modo
Noi tutti offesi, che condurlo a morte
È pena disuguale;
Imperciò che l’honore
Appo i cori gentili
Più che la vita vale.
Mon.Tirsi, che questo giovane s’uccida
È colmo di giustizia; e ch’ei s’assolva
Pur è colmo di grazia; e forse meglio,
Che noi pigliamo una mezana strada
Con la nostra sentenza;
Diasi a costui non lieve penitenza,
Pur ch’ei non mora; indi facciam decreto;
Che nessuna cagion non sia possente
A scusar l’hom, che fra le nostre Ninfe
Venire ardisca; in modo tal crudeli
Non sarem detti;
Fama di noi non degna, e chiuderemo
Il passo, ch’a seguirlo
Alcuno altro non vegna.
Tir.Se sì fatto ardimento
Ne i secoli avenir meritamente
Punirassi con morte,


A can-