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34 | narrazione |
Faustino Amico, che per fatalità vide compir sua giornata innanzi sera1. Alessandro serbava costantemeinte fede agli amici, ed in pegno di questa raccolse e pubblicò alcune rime del Bonamico, e poco prima di morire destinò a’ suoi più cari le suppellettili letterarie ed erudite che possedeva. La lettura del suo testamento, che abbiamo a stampa, fa
correre all’animo un soave piacere, ed è tale che potrebbe servire di archetipo ad ogni onorato capo di famiglia, mentre vi risplendono e vi si ammirano e la riverenza a Dio, e l'amor della patria, e la giustizia verso i parenti, e la molta prudenza, ed un'onesta amarezza pel distacco da beni di quaggiù. Si rende poi deliziosa quell'efficacia con cui egli tiene raccomandato un diletto suo poderetto: Se io mi sapessi immaginar modo, con che obbligar quelli che verranno perchè tenessero ben in concio, et ornata, e riparata questa casa, e questo orto, almeno come io ho fatto; e che da eleganti padri di famiglia trattassero e
- ↑ Faustini Amici Bassanensis, Anno aetatis suae XXIV immatura morte praerepti Epistola ad Alexandrum Campesantum. Ven. 1564, in 4. Nella Robertiana si conserva un esemplare impresso in pergamena.