Pagina:Alcune operette di Bartolommeo Gamba bassanese.djvu/46

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38 narrazione


tenuto per riordinare ed imprimere la sua classica Storia della pittura. Se l’argomento cadde per buona ventura in mani sì diligenti, e dilicate e perite, buon partito è per me il seguir ciecamente tali orme, imitando i fanciulli i quali scrivono sulle carte rigate, perchè da sé stessi non saprebbero tener diritta la mano.

Sin dal decimoterzo secolo trovasi nelle nostre vecchie carte ricordato un Martinello da Bassano pittore, il quale, io stimo, che se per avventura gareggiò in abilità con quei miniatore che contemporaneamente figurò lo Statuto di Bassano da me sopraccennato, dovea pur essere imbrattator di muraglie rozzo ed agreste, e da nominarsi soltanto per avere dipinto prima di Giotto e di Cimabue 1. Varie pitture qui ci rimangono de’ tempi posteriori, ma non così i nomi degli artisti loro. Nel finire del secolo decimoquinto, e nel susseguente esercitò la pittura in Bassano la famiglia de’ Nasocchii che ci diede un Giacomo, un Niccolò, un Francesco, un Bartolommeo, ed un Giuseppe, del qual ultimo si


  1. Lanzi, Storia Pittorica, scuola Veneta, Tom. III, pag. 6.