Pagina:Alcune operette di Bartolommeo Gamba bassanese.djvu/56

Da Wikisource.
48 narrazione


nell’animo di questo nostro concittadino, anche soggiornando nella grande città; e nelle sue giunte alle Vite de’ Pontefici e cardinali del Ciacconio da Leone XI fino ad Urbano VIII, cacciò dentro, direi quasi per forza, l’elogio che di Bassano aveva allora fatto Iacopo Cavacio nella Prefazione al suo Museo degl'illustri Anacoreti1.

Per non dispiacere agli schizzinosi accennerò anche Giambatista Volpato, dal nostro panegirista Chiuppani chiamato pittore eccellentissimo filosofo, matematico, fisonomico e metoposcopo. Dovea pur aggiugnere anatomico, poichè il Volpato faceasi grata occupazione dello scorticare cadaveri, onde apprendere per principi la ragione de muscoli. Rimangono molti suoi scritti intorno al ma-


  1. Iacobi Cavacci illustrium anachoretarum elogia. Venet. 1615, in 4, cum figuris. Tra le molte figure, delle quali va adorna questa edizione, v'è anche rappresentata una veduta di Bassano e dei ridenti contorni del cenobio di s. Fortunato, dove bramava l'autore di condurre i suoi giorni, se una immatura morte non lo avesse colto in Venezia nell'anno 1612, in età di soli 45 anni. L'opera è postuma, e ne dobiiamo la pubblicazione al dottissimo Pignoria.