Pagina:Aleardi - Canti, Firenze 1899.djvu/278

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238 amore e luce.

Cittadinanze;
Consola il feretro
Di pie speranze;
Amor fa bello
Persin l’avello;
Chè mentre il martire
Al palco è vòlto,
Vede il carnefice
Smarrirsi in volto;
Securo e placido
Le infami scale
               Intanto ei sale.

VI.

     L’ora che il tremolo
Mattin s’ingiglia
Al primo battito
D’amor somiglia:
Per lei si scoprono
I monti e i piani,
Per lui si svelano
Del cor gli arcani:
Sparito il sole,
L’aura si duole;
Il mar dà gemiti,
Pare che cada,
Simile a lagrime,
Giù la rugiada:
Qual malinconica
La luce muore,
               Così l’Amore.