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in morte di donna bianca rebizzo |
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Forme di sogno o di presentimento?
Quali saranno, povera smarrita,
Nello infinito e nello eterno, i tuoi
Desii, gli amor’, i gaudi tuoi? — Ti fia
Giammai concesso penetrar le leggi
Dell’universo in numeri di luce
Scritte sul fondo dei supremi azzurri;
E a le fontane spumeggianti d’onde
Sgorga perenne il flutto de la vita
Abbeverarti; e nel tuo vol salire
Temeraria salir fin che tu vegga
Da lunge scintillar l’arcano abisso
Radïante, ove è Dio? — Tutto è mistero.
Nè per lacrime mai, nè per scïenza
Quaggiù al mortale indovinar fia dato
Il destin de le cose.
O Raffaele,
A che quest’orbe e le sue verdi terre
Ricche al di sopra d’alberi, di fiori
E d’animali d’ogni foggia, e sotto
Antichi cimiteri accumulati
A cimiteri d’esseri scomparsi? —
A che la nuda vastità dei mari,
E sotto i mar’ le maestose selve
Visitate dai mostri? — A che la schiatta
Dell’uom caduca? — A che il dolore? — E tanta
Di vite esuberanza a le crudeli
Fantasie de la morte abbandonata?
E ad ogni istante, qual neve di notte,
Questo fioccar dell’anime nell’ombra
Eterna? — A che lo sterminato spazio
E per la muta vanità dell’etra
Quelle infinite legïon’ di soli