Pagina:Aleardi - Canti, Firenze 1899.djvu/534

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A TE.

L’ORA CHE SAI.


     Se dopo il bacio della morte è vita,
Fu un’ora al ciel rapita.

     Se farmaco bugiardo ai nostri mali
È sognarci immortali,

     Qua allor creava un paradiso Iddio,
E in quell’ora fu mio.

     Tutte le gioie della terra in una
Condensi la fortuna,

     E un giorno di capriccio a un prediletto
Mortal le versi in petto,

     Io non lo invidio. Non fia mai che arrivi
Ai gaudi fuggitivi,

     Ma fatti eterni nella mia memoria,
Di quell’intima storia,

     Che tutti in fiamme, pur che la ripensi,
Mi pon la mente e i sensi,