Pagina:Alencar - Il guarany, I-II, 1864.djvu/70

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— Signor cavaliere, disse il vecchio con aria severa, ieri trasgrediste gli ordini che vi diedi.

— Signore...

— Ad onta delle mie espresse raccomandazioni, offendeste uno di questi selvaggi, ed eccitaste contro di noi la loro vendetta. Metteste a rischio la vita di vostro padre, di vostra madre e della gente che ci serve. Dovete essere soddisfatto dell’opera vostra.

— Mio padre!...

— Commetteste un’azione malvagia, assassinando una donna, un’azione indegna del nome che vi diedi; ciò mostra che ancora non sapete far uso della spada che portate al fianco.

— Non merito quest’ingiuria, signore! Castigatemi, ma non avvilite vostro figlio.

— Non è vostro padre che vi avvilisce, signor cavaliere, bensì l’azione che commetteste. Non voglio farvi arrossire, togliendovi quest’arma che vi diedi per combattere pel vostro re; ma poichè ancora non sapete servirvene, vi proibisco di trarla dal fodero, eccetto che per difendere la vostra vita.

Don Diego inchinossi in segno di obbedienza.

— Partirete in breve, appena sarà il dì della spedizione del Rio de Janeiro; e andrete a chiedere a Diego Botelho che vi ammetta al suo servizio nelle scoperte. Siete portoghese, e dovete serbar fedeltà al vostro legittimo re; ma combatterete come fidalgo e cristiano in pro della religione, conquistando ai gentili questa terra,