Pagina:Alencar - Il guarany, I-II, 1864.djvu/84

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— Una cosa che non mi chiedeste.

— Questa non la voglio! rispose la fanciulla con un po’ di severità.

— Non vi appartiene già? replicò egli timidamente.

— Non capisco. È una cosa che già mi appartiene, dite?

— Sì; perchè è una vostra memoria.

— In questo caso guardatela, signor Alvaro, diss’ella sorridendo, e tenetene ben conto.

E involandosi, raggiunse suo padre; e alla presenza di lui ricevette da Alvaro una piccola cassettina, che il giovane fece recare, e che conteneva le sue commissioni.

Consistevano queste in fili di perle, merletti di lino, frangie d’oro, nastri, tele d’Olanda e un bel paio di pistole lavorate con molt’arte.

Vedendo quelle armi, la fanciulla mise fuori un sospiro represso, e seco mormorò:

— Mio povero Pery! Forse più non ti gioveranno per difenderti.

La cena fu lunga, con pause, com’era usanza in que’ tempi, in cui il pasto era un’occupazione seria, e la mensa un altare che si rispettava.

Durante la medesima Alvaro fu triste pel rifiuto della fanciulla al modesto presente, che le avea recato con tanto amore e con tanta speranza.

Come tosto suo padre si tolse da tavola, Cecilia si ritirò nella sua camera, e inginocchiata avanti un crocifisso fece un’ardente orazione.

Alzatasi poscia, sollevò un lembo delle cortine