Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/100

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Nell’atto che si ponevano i fondamenti della casa, gli operai scoprirono una cava sotterranea, profonda, tagliata nel masso, e don Antonio, previdente com’era, pensando al bisogno che forse avrebbe in avvenire di non far assegnamento che sulle proprie forze, volle trar partito di quel luogo, e farne un magazzino capace di contenere parecchie misure di polvere.

Il fidalgo traeva da questo suo trovato ancora un altro gran vantaggio; ed era la tranquillità della famiglia, la cui vita non sarebbe soggetta alla negligenza di qualche domestico o avventuriere; perocchè nella sua piccola armeria nessuno entrava, se non quando egli era presente.

Don Antonio si assise ad un tavolino coperto di un cuoio di moscovia, e fece segno ai due giovani di sedergli allato.

— Ho bisogno di parlarvi di un affare molto serio, di un affare di famiglia, disse il fidalgo. Vi chiamai affinchè mi udiste, trattandosi di cosa che riguarda voi e me sopra tutti.

Don Diego inchinossi avanti suo padre, e Alvaro fece il somigliante, non potendo a meno di non provare un certo turbamento all’udire quelle parole gravi e posate del vecchio fidalgo.

— Ho settant’anni, continuò don Antonio; sono vecchio. Il contatto di questo vergine suolo del Brasile e l’aria pura di questi deserti mi ringiovanirono alquanto nei miei ultimi anni; ma la natura riprende i suoi diritti, e sento che l’antico vigore cede alla legge della creazione,