Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/76

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venir la nuova a sua madre, e vedrai tutti i guerrieri della tribù accorrere per combatter teco e salvare Cecy.

— Ma chi è il nemico della casa, di cui parli?

— Vuoi saperlo?

— Per certo; come altrimenti potrei combatterlo?

— Lo saprai.

Alvaro volle insistere; ma l’Indiano non gliene diè il tempo; si mise di nuovo nel bosco, e nell’atto che il giovane saliva la scala, egli facea una giravolta all’intorno della casa, e guadagnava il lato ove riguardava la stanza di Cecilia.

Già avea scorto da lungi la finestra, quando di sotto un labirinto di rami sorse la figura macra e lunga di Ayres Gomes, tutto coperto di ortiche e di triboli, macero di sudore e anelante, come fosse per esalar l’anima dalla bocca.

Il degno scudiero, battuto il capo in un ramo mal collocato, avea dato del naso per terra, stramazzando quant’era lungo sull’erbata.

Malgrado ciò alzossi alquanto sui gomiti, e gridò con tutta la forza che avea nei polmoni:

— Olà! indemoniato!.. Don cacico!... Cacciatore di tigri vive!... Ascolta qua!

Pery neppur si voltò.