Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/93

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La fanciulla le guardò un istante con quel sentimento di vanità che è innato nella donna, e che le serve di settimo senso; pensò che dovea starle bene quel braccialetto. Mossa da questa idea se lo cinse al braccio; e lo mostrò a Pery che la contemplava soddisfatto di se stesso.

— A Pery rincresce una cosa?

— Quale?

— Di non aver oggetto più prezioso di questo per darti?

— E perchè ti rincresce?

— Perchè ti accompagnerebbe sempre.

Cecilia sorrise; e volle fargli una gentilezza.

— Adunque saresti contento se la tua signora, invece di portar questo braccialetto, recasse un presente tuo proprio?

— Sì, molto.

— E che vuoi darmi che mi aggradisca? dimandò la fanciulla scherzando.

L’Indiano girò gli occhi attorno di sè, e diventò triste; potea dar la sua vita, che a nulla valea; ma ove andrebbe egli, povero selvaggio, a cercare un ornamento degno della sua signora!

Cecilia ebbe compassione del suo imbarazzo.

— Va a prendermi un fiore, che la tua signora intreccerà ne’ capelli, in luogo di questo braccialetto, che giammai metterà al suo braccio.

Queste ultime parole furono dette con un tuono di energia, che rilevò la fermezza di carattere di questa fanciulla; chiuse un’altra volta il braccialetto nel suo astuccio, e si fece un istante malinconica e pensierosa.