Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 37 — |
— Ma qual era il risultato di questa follia?
L’Indiano si tacque.
— Occorre che ti spieghi, acciocchè non si abbia a credere che un amico altra volta assennato e devoto si è convertito in un pazzo, in un ribelle.
La parola ora molto aspra; e l’accento con cui fu pronunciata aggravava ancora più la riprensione severa che recava in sè.
Pery si sentì venir una lagrima agli occhi:
— Vuoi obbligar Pery a dir tutto?
— Devi farlo, se desideri rintegrarti nella stima che ti serbava, e che sento venir meno.
— Pery si accinge a parlare.
Alvaro entrava in quel momento, dopo aver lasciato sull’alto dello spianato i suoi compagni fuori di pericolo, e solo afflitti da qualche ferita, che fortunatamente non era molto grave.
Cecilia strinse le mani del giovane con riconoscenza; Isabella gl’inviò in un’occhiata tutta la sua anima.
Le persone presenti si aggrupparono intorno la seggiola di don Antonio, in faccia alla quale Pery col capo basso, confuso e vergognato come un delinquente, stava per giustificarsi.
Si sarebbe detto che disponevasi a confessare una azione indegna e vile, e nessuno indovinava qual sublime eroismo, qual concepimento gigantesco ci avea in quell’atto che tutti condannavano come una follìa.
Egli cominciò: