Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/257

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gli occhi molli, alzò la mano alle labbra di Pery, e rattenne la parola che col suo innocente folleggiare avea provocata.

— Tu sei mio fratello! diss’ella con un sorriso divino.

Pery guardò il cielo, come per confidargli la sua felicità.

Il chiarore dell’aurora stendeasi sulla foresta e le campagne a guisa d’un velo finissimo; la stella del mattino scintillava in tutto il suo splendore.

Cecilia inginocchiossi.

— Salve, regina!....L’Indiano la contemplava con un’espressione di felicità ineffabile.

— Tu sei cristiano, Pery! diss’ella volgendogli uno sguardo supplichevole.

Il suo amico la comprese, e inginocchiandosi giunse le mani come lei.

— Tu ripeterai tutte le mie parole; e procura di non dimenticarle più.

— Esse vengono dalle tue labbra, signora.

— Signora, no! Sorella!

Di lì a poco il mormorio delle acque confondevasi cogli accenti soavi della voce di Cecilia, che recitava quell’inno cristiano ripieno di tanta poesia e unzione.

La parola di Pery ripeteva come un eco quelle frasi sacre.