Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/65

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— Non posso permettere che vi arrischiate solo; disse Alvaro facendo un passo per seguirlo.

— Rimanete: voi e questi due amici devoti veglierete sopra mia moglie, Cecilia e Isabella. Nel caso in cui ci troviamo, ciò è necessario.

— Consentite almeno che uno di noi vi accompagni?

— No, basta la mia presenza: laddove qui tutto il vostro valore e la vostra fedeltà non bastano al tesoro che vi affido.

Il fidalgo prese il suo cappello, e pochi momenti dopo compariva improvvisamente nel mezzo degli avventurieri, che tremanti, a capo basso, presi da vergogna, non osavano proferire una parola.

— Eccomi qui! ripetè il cavaliere. Dite ciò che volete da don Antonio de Mariz, e favellate chiaro e breve. Se è per giustizia, sarete soddisfatti, se per un fallo, avrete il castigo che meritate.

Neppur uno degli avventurieri osò alzar gli occhi; tutti aveano ammutolito.

— Tacete?... Avviene qui dunque alcuna cosa che non osate rivelare? Mi vedrò obbligato a punire severamente e, alla ventura un primo esempio di rivolta e disubbidienza? Parlate! Voglio sapere il nome dei colpevoli!

Lo stesso silenzio tenne dietro alle parole ferme e gravi del vecchio fidalgo.

Loredano esitava fin dal principio di questa scena; non avea il coraggio necessario per pre-