Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/83

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No: Cecilia non poteva in alcun modo resistere un istante all’idea che il suo amico fosse per morire; e fu per ciò che gli comandò, gli chiese e perfino si fe’ a supplicarlo di non scostarsi punto da lei; voleva alla sua volta essere per Pery il buon angelo di Dio, il suo genio protettore.

Dallo stesso lato di Cecilia, ma in altro canto della sala, vedeasi Isabella seduta avanti al parapetto della finestra, che figgeva uno sguardo ardente, pieno di ansietà e di affanno entro una piccola apertura delle persiane, lasciatavi da lei senza che gli altri se ne avvedessero.

Il raggio di luce che sprigionavasi da quell’apertura provocava gli Indiani, che faceano piovere saette sopra saette in quella direzione: ma Isabella non vi badava; poco importavate il pericolo che correva.

Guardava Alvaro, che all’alto della scala colla maggior parte degli avventurieri fedeli faceva la guardia notturna; il giovane passeggiava per lo spianato protetto da una debole palizzata; ogni saetta che passavagli sopra il capo, ogni moto che facea davale un’afflizione immensa; rammaricavasi di non poter essere al suo fianco per ripararlo, e ricevere la morte a lui destinata.

Donna Lauriana, seduta sopra uno dei gradini dell’oratorio, pregava: la buona signora era una delle persone che mostravano maggior calma e coraggio nell’orribile frangente in cui si trovava la famiglia; animata dalla sua fede religiosa, e dal sangue nobile che scorreva nelle sue vene, si era serbata degna di suo marito.