Pagina:Alestra - Il cielo, 1896.djvu/16

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qual padiglione costellato d’oro,
dalle tombe dei grandi accolga l’eco
del martirio, del genio e del lavoro.
220Tutto in quel suono ricadrà allora
dell’avvenire il dubio, onde la patria,
la madre Terra fia più sublimata,
coll’innalzarsi di quel voto arcano,
nell’immenso del ciel spazio profondo.