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Ma poi che queste grazie non più care
Sono alle tue pupille; ho pur fuggito
Que’ rivi, che sì pria solea cercare.
D’ogni erba, che mai nasce, io son’ perito
45Nell’arte, e d’ogni pianta, che ’l mattino
Beve rugiada in sul prato fiorito:
Che giova l’arte tua pastor meschino?
A guerir i tuoi agnelli? ah che non vale
Null’a soccorer il tuo Cor tapino!
50Sia pur d’altri pastori la campale
Cura; che pascan pur più belli armenti,
O di più ricchi velli abbian l’eguale;
A me sol piace d’intonar gli accenti
A piè quel monte; far vezzi al mio bene;
55Cingermi il fronte di bacche lucenti.
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