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i. della tirannide
il semplice lume di ragione mi svela ed addita, di sprigionare in somma quegli ardentissimi desidèri, che fin dai miei anni piú teneri ho sempre nel bollente mio petto racchiusi.
Io, per tanto, questo libercoletto, qual ch’egli sia, concepito da me il primo d’ogni altra mia opera e disteso nella mia gioventú, non dubito punto nella matura etá (rettificatolo alquanto) di pubblicar come l’ultimo. Che se io non ritroverei forse piú in me stesso a quest’ora il coraggio o, per dir meglio, il furore necessario per concepirlo, mi rimane pure ancora il libero senno per approvarlo e per dar fine con esso per sempre ad ogni mia qualunque letteraria produzione.