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Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie postume, 1947 – BEIC 1726528.djvu/195

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ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

Reggia di Lucifero.

Lucifero, Il Peccato.

Il Pecc.1   «Imperator del doloroso regno,»

al negro abisso io torno,
dopo aver fatto per piú dí soggiorno
su nella terra, dove l’Uom si annida,
e altero sfida
il poter nostro, ch’ei si prende a sdegno.
Lucifero   Scusa non entra, il sai, dolce mio figlio,
in questo eterno esiglio.
Render ragion dell’oprar tuo mi dei,
sí ch’io ne appaghi poi gl’inferni Dei.
Non eseguivi dunque l’ordin mio?
Quel fango vil, che costá su si appella
l’Uomo, non è (qual merta) infame e rio,
e innocenza pur troppo ancor lo abbella?
Il Pecc.   Lá, dove splende il Sole,
io messaggier n’andava invan spedito,
padre, da te: regnar, lá non m’è dato;
per ora, almeno. Il tuo potere a scherno,
a dileggio lo Inferno
dall’uom si tiene; ond’io, mesto, avvilito,


  1. Questa scena sará notata a recitativo andante, con note lunghe; ma la cantilena sará variata, e imitante le parole.