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Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie postume, 1947 – BEIC 1726528.djvu/199

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atto primo 193
Coro   Dal letargo, su su, risvegliatevi,

  Angeli neri.
Altra voce del Coro
  Ma, chi vien d’oro sí carco,
e di gemme sí splendente,
con tanta gente?
Salve, o Mammona, di tesori parco.
A te s’inchinino,
a te si prostrino,
te primo adorino lassú i mortali,
nostri nemici frali:
tu in lor saetta da infallibil arco.
Coro   Venite, udite la fera voce
del vostro Re tonante,
che rimbombante
tutti vi appella in questa immensa foce.
Altra voce del Coro
  Omai giá piena piena
la Regal sala vasta,
a folla tal non basta:
ve’ come lenta va,
al brandir dello scettro
che Lucifero fa,
intorno intorno ogni paréte indietro:1
cessato è il cenno; e sta
la cerchia, dove il nostro re l’affrena.
Coro   Adunato è giá l’alto Consiglio;
e riverente ognuno,
della cagion digiuno,
da Lucifero pende col ciglio.


  1. Questo pensiere è tolto dal Milton. Un ingegnoso macchinista avrá campo di sbizzarrirsi nell’eseguirlo: come pure un abile Maestro di Musica nell’imitare coi suoni questa retrocessione lenta delle scene.


V. Alfieri, Tragedie postume. 13