via, venite; posatevi; sediamoci,
tosto che il padre avrá, d’Iddio nel nome,
benedetta quest’esca ch’ei ci dona.
Adamo1 Almo Padre celeste
che invisibil ci vedi,
deh tua presenza a queste
gioje nostre concedi!
Te, quando spunta il Sole,
te, quando a mezzo è il corso,
te, quando il cela
dell’alto monte il dorso;
te sempre invoca e vuole
chi un nulla fora senza tua tutela.
Tutti Quattro
Almo Padre celeste,
che invisibil ci vedi,
deh tua presenza a queste
gioje nostre concedi.
Adamo Or sediamo, e pasciamoci; or, che ognuno
si è procacciato il vitto suo coll’opra.
Voi, giovinetti, al certo, piú che stanchi
sarete anco affamati. Ad essi pria
dunque ministra, o Donna.
Eva Oggi v’ho fatto,
dolci miei figli, un ritondetto impasto
di farina e di latte, in su le vive
brage indurato: eccoven parte: io spero
v’abbia a piacer; gustatelo: e daravvi
forza ben altra.
Abèle Oh buono! o madre mia,
quant’è mai dolce e buono! come dirci
debbo? non so: mai non cen desti.
Caíno Or tieni,
- ↑ Adamo, siccome attor tragico, e non cantore, reciterá questi versi lirici con intonazione piú pomposa degli altri, e cantilena lirica, senza pur cantare.