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232 | abèle |
SCENA SESTA
La Morte, Caíno, L’Invidia.
L’Inv. Destati omai dal tuo stupor, Caíno.
Vedesti, udisti: a me non resta or altro
che darti, in pegno di mia fe, mia destra.
Prendila, prendi.1
SCENA SETTIMA
Caíno.
Or, deh, trattienti. — Oh quale
brivido fiero al cor m’è corso! il sangue
gelido par quivi stagnarsi... Oh quale
tosto sottentra orribil vampa! io corro
su i passi tuoi pria che il fellon d’Abèle
non mi precede lá.
SCENA OTTAVA
Caíno, ed Abèle.2
Abèle Caín! che veggio?
Caíno3 Ah, traditor, di lá tu vieni? io tosto
ten punirò.
Abèle4 Madre, soccorso, aíta,
Caíno5 Fuggi pur tu, raggiungerotti io ratto.