Pagina:Alfieri - La virtù sconosciuta.djvu/35

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DIALOGO. 33


mio contegno, qual ch’ei si fosse, co’ nobili, di cui tu mi chiedi ragione.

VITTORIO.

Oh anima veramente sublime, che tutto innalza quanto ella tocca! anima, che per nulla aver fatto, ed ogni cosa sentito, tanto è maggiore d’ogni altra, e direi, di se stessa!

FRANCESCO.

Deh, modera questi tuoi affettuosi trasporti. Tanti altri uomini vi sarà, che così pensano e praticano tutto dì. . .

VITTORIO.

Ed ecco ancora un’altra particolar tua grandezza. Gli uomini conosci, ed i tempi; e sì pure ti ostini a reputare non rara cosa la virtù, ed il vero. Senza avvedertene, tu giudichi altrui da te stesso; e così, senza volerlo, te sovra ogni altro fai grande.

Ma, dimmi ancora: come mai col cuore e la mente così pieni e infiammati del bello


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