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88 | rime varie |
So dire io pur, ch’io mi dovea far prode,1
Ed aspettar che piú benigno il fato
M’avesse la mia donna riportato
8Di quà dall’Alpi alle tirrene prode.
Ma il quarto mese è già del second’anno,
Ch’io, per sforzo inaudito, lei non veggio;
11E il posso or (spero) senza alcun suo danno.2
Da chi biasmarmi vuol null’altro io chieggio,
Se non ch’egli entri nel mortal mio affanno;3
14Poi dir si attenti, ch’io m’appiglio al peggio.
LXXXII [iv bis].4
capitolo
A Francesco Gori Gandellini, su la custodia dei cavalli.
Checco mio, pazïenza: i’ t’ho da dire5
Su le mie bestie, che ti do in consegna,
3Cose piú forse che non puoi tu udire.
Ma pur, perché tu sane le mantegna,
E l’impresa rïesca a lieto fine,
6Or d’eseguirle in quanto puoi6 t’ingegna.
Frontino7 è un tal monello, a cui piccine
Convien le parti far di fieno e biada,
9Ch’ei mangeria a suo senno sei decine.8
Ciò dico alfin ch’ei presto a mal non vada;
E disperda quel corpo smisurato,
12Che il rende triste in stalla e pigro in strada.
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Frontin fra tutti è il sol che cavalcare19
- Amor, io fallo, e veggio il mio fallire
- Ma fo sí com’uom ch’arde e ’l foco ha’n seno;
- Che ’l duol pur cresce, e la ragion vien meno
- Ed è già quasi vinta dal martire.
- ↑ 5. Dovevo vincere me stesso.
- ↑ 11. Intendasi: ed ora posso rivederla (spero) senza suo danno.
- ↑ 13. che s’investa delle mie condizioni.
- ↑ Il capitolo bernesco ebbe valenti cultori nel secolo xviii; basti fra essi ricordare il Baretti, il Gozzi, il Cantoni, il Vettori, il Fagiuoli e, sopra tutti, il Parini; in questo genere, sebbene vi fosse per la sua indole poco inclinato, pure l’A. volle sperimentarsi almeno una volta, e, allontanatosi da Siena, scrisse, dal 7 al 12 agosto, questi 178 versi all’amico Gori-Gandellini, a cui aveva lasciata in custodia la leggiadra schiera dei suoi cavalli.
- ↑ 1. La prima parte di questa poesia, sino al v. 30, fu scritta il 7 agosto fra Monteceneri e San Venanzio.
- ↑ 6. In quanto puoi, quanto ti è possibile.
- ↑ 7. Frontino è, nell’Orlando furioso, il cavallo di Ruggero.
- ↑ 9. Che, a lasciarlo fare, mangerebbe sei volte la sua porzione.