Pagina:Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu/138

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110 rime varie


I Torinesi ai vizj altrui scoprire,1
I Veneziani han gusto a lasciar fare;2
I buoni Milanesi a banchettare;3
8 Lor ospiti i Lucchesi a infastidire.4
Tale d’Italia è la primaria gente;
Smembrata5 tutta, e d’indole diversa;
11 Sol concordando appieno in non far niente.
Nell’ozio e ne’ piacer nojosi immersa,
Negletta giace, e sua viltà non sente;
14 Fin sopra il capo entro a Lete sommersa.6


CVII [cxlv].7

Contro la lentezza dei vetturini tedeschi.

Oh qual mi rode e mi consuma e strugge
Inutil rabbia, ch’esalar8 non posso!
Da tanti dí già corro, e non son mosso;
4 Mercé la gente, che parlando mugge.9
Un trotto pié-di-piombo, che mi strugge
E vuota ogni midolla infino all’osso;
Ecco quai vanni a me il Tedesco grosso10
8 Or presta; ond’io rimango, e il tempo fugge.
Ben l’alato pensier verso il mio bene
Su le ratte d’amor fervide penne
11 Innanzi vola, indi a spronarmi viene:


    città che delle Liguri onde, abbiamo veduto che cosa l’A. pensasse di Genova e dei Genovesi.

  1. 5. Il verso è costruito a senso, o forse in quella proporzione ai è una specie di attrazione verso un sottinteso aggettivo ‘facili’, ‘propensi’.
  2. 6. De’ veneziani piacque all’A. il dialetto, sebbene lo trovasse un po’ cascante; la nobiltà gli parve superba, ‘innaprochable,: tutto insieme, nella loro città si annoiò: questo solo si ricava dall’Autobiog. e dall’epistolario.
  3. 7. Visto che in Zena da imparar non v’è,
    L’Appennin già rivarco e m’immilano
    Ma quivi io tosto esclamo un altro Ohimè.
    Le cene, e i pranzi e il volto ospite umano,
    E i crassi corpi e i vieppiú crassi ingegni
    Che il Beozio t’impastan col Germano,
    Fan sí ch’io esclami: Ohimè, perché pur regni,
    Alma bontà degli uomini, sol dove
    Son di materia iuaccessibil pregni!
    — Nella sat. I viaggi.
    Anche il Baretti nell’opera su Gli Italiani, nota che i Milanesi amano sovra ogni cosa la buona cucina.
  4. 8. Ho chiesto a varie persone se corra qualche proverbio in Lucca a questo riguardo e nessuno mi ha saputo dir nulla: oggi certo gli ospiti non vi sono infastiditi.
  5. 10. Smembrata, poiché le varie sua parti non si sentono strette da alcun vincolo di amore e di fratellanza.
  6. 12. Dimentica del suo passato, come se avesse bevuto l’acqua di Lete.
  7. Nel ms.: «15 settembre, tra Pfirt e Hünedingen».
  8. 2. Esalare, sfogare.
  9. 4. I Tedeschi: vegg. quanto abbiamo scritto su questo argomento, annotando il son. Deh, che non è tutta Toscana il mondo.
  10. 7. Grosso, di mente e di corpo.