Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu/20

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18 FILIPPO

Più che nol sà: voce Ei non ode in mio
Favor.

Perez

 Forz’è, che di natura Ei l’oda.

Carlo

Chiuso a natura inaccessibil core
Di ferro è in lui. Le mie difese lascia 205
All’innocenza; al Ciel, che pur talvolta
Degnarla suol d’alcun benigno sguardo.
Se m’ami tu, meco in silenzio soffri.
Se reo mi fossi, intercessor te solo
Non sdegnerei. Qual d’amistà ti posso 210
Prova dar’io maggior?

Perez

 Del tuo destino,
E sia qual vuolsi, a me concedi parte;
Tanto i’ chieggo, e non più: qual mi resta altro
Illustre incarco in sì malvagia Corte?

Carlo

Ma il mio destin, sai tu, che, sia qual vuolsi, 215
Esser non può felice mai?