Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu/29

Da Wikisource.

ATTO SECONDO 27

Ma già l’ardir suo temerario, e insano
Giunse oggi al sommo; e violenti mezzi
Usar pur troppo or mi convien. Delitto
Cotal s’aggiunge a’ tanti suoi delitti,
Tal, cui tutt’altro a lato è nulla; tale, 70
Che vien meno ogni dir. Oltraggio ei fammi,
Che par non ha; tal, che da Figlio Padre
Mai non aspetta; tal che agli occhj miei
Già non più Figlio il fà... ma che? Tu stessa
Pria di saperlo fremi?.... Odilo, e fremi 75
Ben’altramente poi. — Già più d’un lustro
Là d’Ocean sulla sepolta riva
Povero stuolo in paludosa terra
Sai, che s’attenta al mio poter far fronte.
A Dio non men, che al loro Rè rubelli, 80
Fan dell’una perfidia all’altra schermo.
Sai, quanto al Regno mio sudor già costi,
Ed oro, e sangue cotal guerra; e sai,
Ch’anco del Trono, e di mia vita a costo
Non impunita mai, nè baldanzosa 85
Vil Gente andarne di cotanto fallo