Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu/340

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336 VIRGINIA

Voglie albergate; Voi, cui sempre rode Malnata invidia, astio, e livor di nostre Virtù plebee, da voi, non che non use, Non conosciute mai. Maligni, ai lacci Porgon le man, purché s’annodi al doppio La Plebe: il rio servaggio, il mal di tutti, Pria che con noi la dolce libertade Goder divisa, vonno: infami, a cui La nostra gioja è pianto, il doJor gioja.

Ma i tempi, spero, cangieransi; e forse N’è presso il dì....

P opolo.

Dch’l fosse pur! Ma.

Marco.

_.1

2:5

230

Gessa,

Non più: rifarti or qui Tribun di Plebe Vorresti forse? A te, ben sò, può solo 235 Ornai giovar sedizione, c sangue;

Ma tolga il Ciel, che a sì nefando effetto Oggi mezzo i’ti sia. Macchina, spargi Infra Costoro il tuo veleno ad arte;