Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu/50

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48 FILIPPO

La Patria il vuol, non io.... Chi ’l crederia?
Accusator oggi fra voi mi seggo;
Giudice nò, ch’esser nol posso: E, s’io
Accusator di Reo cotal non fossi, 65
Qual l’ardiria di Voi? Già fremer veggio,
Già inorridir ciascun.... Che fia poi, quando
Di Carlo il nome profferir m’udrete?

Leonardo

L’unico Figlio tuo?

Perez

 Di che fia reo?

Filippo

Pace, che in sen delle Famiglie vostre70
Voi, del Rè vostro più felici assai,
V’avete, a me da ingrato Figlio è tolta.
Pietade invan, dolce rigore invano,
Ed a virtù caldi a vicenda sproni
Seco adoprai. Sordo agli avvisi, ai preghi 75
Sordo, e più sordo alle minacce, all’uno
L’altro delitto, ed a’ delitti aggiunge
Insano ardir, sì, ch’oggi ei giunge al colmo