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82 | FILIPPO. |
Ministri vili al suo furor siam noi;
Fremendo il siam; ma invan: Uom che il negasse,
Vittima tosto al suo furor cadrebbe.
- Isabella.
Intendo io ben?... Di meraviglia io resto225
Stupida!.. Oh giorno! E nulla v’ha più speme?
Ingiustamente perirà?
- Gomez.
Filippo
Niun pregio ha in se, che il simular pareggi.
Ad ingannar, dolor, pietade in campo
Verran; parer dubbio vorrà; fors’anco230
Indugierà pria di risolver. Folle
Chi in lui dolor, chi in lui pietà credesse;
O che in quel cor per indugiar di tempo
Scemasse mai l’ira profonda dramma.
- Isabella.
Deh! tu, se ne’ delitti al par di lui235
Non indurata hai l’alma, or tu pietade,
Gomez, deh! senti.