Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/39

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ATTO SECONDO 39

E il dubitare, e il non saper. Nell’elmo
Chiuso, in silenzio, lagrimava io spesso;
E nol sapea che il Padre. Ai pianti nostri
245Pur giunge fin. Sol Clitennestra mia,
Al mesto aspetto, al lagrimoso ciglio,
Più non ravviso.

Clitennestra.

Io mesta?...

Elettra.

Ah! sì, di gioja,
Quand’ella è troppa, anco l’incarco opprime,
Quanto il dolor. Padre, deh lascia or, ch’ella
250Gli spirti suoi rinfranchi. Assai più dirti
Vorria di me, perciò men dice...

Agaménnone.

Ancora
Non mi parlò d’Oreste.

Clitennestra.

Oreste?...

Elettra.

Padre,
Ad abbracciarlo andiam.