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AGAMÉNNONE
TRAGEDIA.
S C E N A P R I M A.
Egisto.
A Che m’insegui, o sanguinosa, irata
D’invendicato Padre orribil’Ombra?
Cessa,... mi lascia,... và; le Stigie rive,
Vanne, Tieste, ad abitar ritorna.
Tutte ho in sen le tue Furie; entro mie vene5
Scorre pur troppo il sangue tuo; nè forza
É ch’io ti veggia a rimembrarlo: Figlio
D’incesto, il so, nato a delitti io sono.
So, che il superbo Agamennòn da Troja
Riede in Argo di gloria, e orgoglio carco.10
Io quì l’aspetto entro sua Reggia: ei torni;