Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/58

Da Wikisource.
58 A G A M É N N O N E

Popolo avrei, se quì finor più a lungo
Ch’io nol voleva forse, rattenuto
Me non avesse Egisto.

Clitennestra.

Egisto?...

Agaménnone.

Egisto.
Ch’egli era in Argo, dì, perchè nol seppi
Da te?

Clitennestra.

Signor,... infra tante altre cure...
Io non credea,... ch’ei loco...

Agaménnone.

Egisto nulla
É per se stesso, è ver; ma nasce, il sai,
Di sangue al mio fatal. Che a nuocer venga,
270(E il potrebb’egli?) nol cred’io: ma pure
A festeggiare il mio ritorno in Argo
Non grato parmi ci testimon: già imposto
Gli ho di partirsi al dì novello. Intanto
Pura gioja quì regni. O Sposa, a farmi