Pagina:Alfieri - Vita, II, Londra, 1804.djvu/331

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Cap. XXV. Per qual ragione, in qual modo, e con quale scopo mi risolvesse finalmente a studiare da radice seriamente da me stesso la Lingua Greca 231.
Cap. XXVI. Frutto da non aspettarsi dallo studio serotino della Lingua Greca; io scrivo ( spergiuro per l’ultima volta ad Apollo ) l’Alceste Seconda 236.
Cap. XXVII Misogallo finito. Rime chiuse colla Teleutodia. L’Abéle ridotto, così le due Alcesti, e l’Ammonimento. Distribuzione ebdomadaria di studj. Preparato così, e munito delle lapidi sepolcrali, aspetto l’invasione dai Francesi, che segue nel Marzo 1799 252.
Cap. XXVIII. Occupazioni in villa. Uscita dei Francesi. Ritorno nostro a Firenze. Lettere del C***. Dolore mio nell’udire la ristampa prepararsi in Parigi delle mie Opere di Kehl, non mai pubblicate 265.
Cap. XXIX. Seconda invasione. Insistenza noiosa del General letterato. Pace tal quale, per cui mi scemano d’alquanto le angustie. Sei Gommedie ideate ad un parto 279.
Cap. XXX. Stendo un anno dopo averla ideata la prosa delle Sei Commedie; ed un altr’anno dopo le verseggio; l’una e l’altra di queste due fatiche con gravis-