Pagina:Alfredo Melani, Manuale dell'ornatista 1896.djvu/17

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soletta» vista dal Poeta sulle sponde del Lete, Matelda, la quale andava


. . . . . iscegliendo fior da fiore.


Può darsi che qualche fiore non abbia la bellezza, la freschezza e il profumo di tanti altri che hanno tutti questi pregi; ma se il male e il bene è nella vita, non si sa perchè non debba trovarsi nel «Manuale dell’Ornatista». E se del male ce n’è (speriamo di no) chi se ne serve non ha che a «scoscendere» il loglio dalla spica come il Marchese Colombi; e il raccoglitore sopporterà con pazienza le conseguenze della sua asinaggine.

La Raccolta non contiene de’ particolari soltanto, ha anche dei modelli