Pagina:Algarotti, Francesco - Saggi, 1963 - BEIC 1729548.djvu/347

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l’imperio degl’incas 341

E non poteva non prosperare moltissimo quell’imperio, dove il principe era la mente del comune, le cui membra operavano a norma de’ dettami di quella, dove erasi saviamente provveduto contro all’ozio che snerva gli stati, la varietà delle sette che gli conturba e i pericoli delle guerre esterne che gli sottomettono, dove la religione e le leggi erano sotto la tutela delle armi, dove in fine si era pervenuto a riunire insieme ubbidienza perfetta e intera contentezza nel popolo: lapis della Politica trovato solamente dagl’Incas nel Perù e dai Gesuiti in appresso nelle missioni da esso loro fondate nel vicino regno del Paraguay.1

Ma come fu mai, dirà taluno, che a una picciola mano di Spagnuoli venisse fatto di soggiogare in così breve tempo un così vasto imperio munito di tanti e così buoni ordini? Primieramente troppo era naturale che popoli al tutto ignari dell’arte del navigare dovessero isbigottire all’apparire di nuove genti, che vennero loro addosso quasi volando su per il mare. Inoltre gli spari delle nostre armi da fuoco parvero loro altrettanti fulmini e gli uomini a cavallo centauri. E questo fu ben altro per gl’Indiani, che non furono i trinceramenti e le macchine militari de’ Romani per li Galli, che da prima ne furono tratti in ammirazione e poscia in servitù. Con tutto ciò agli Spagnuoli non sarebbe forse riuscito mai d’insignorirsi dell’America, o almeno assai difficilmente, come la fortuna non avesse loro fatto la via. La qual volle che Cortés trovasse sul trono del Messico Montezuma, principe irresoluto pusillanimo, che mostrò agli Spagnuoli di non credergli amici e non si oppose loro come nemici; e che Pizarro trovasse il Perù diviso per la prima volta in fazioni, e sul trono di quello imperio Atahualpa, principe alla più sana parte della nazione odiosissimo, il quale in poco d’ora ebbe rovesciato quanto per più di due secoli aveano saputo fondar di migliore la virtù e la sapienza del nuovo mondo.

  1. «That grand desideratum in politicks of uniting a perfect subjection to an entire content and satisfaction of the people»: An account of the European settlements in America, vol. 1, Paraguay.