Pagina:Algarotti - Il Newtonianismo per le dame, 1737.djvu/119

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Dfohsro Terzo: *?7

ner le minutissime cose vengono adoperati. A tutti due fum debitori d'una cognizioni, che fenza effi non avremmo raccolta gtammai. Il Cielo è il principale oggetto de Telescopi, donde inno recato cofe affai pm curiale c nuove a' File-lofi , che il Colombo non potè recare dall'America ne' gabinetti de' Naturali. Imperciocché fenza parlare delle cavita e prominenze, che anno {coperto nella Luna, de Satelliti di Giove cotanto utili alla Geografia, di quei di Saturno, e del fuo anello, ànno feoperto delle macchie nel Sole, in Giove, in Marte, neceffanc per fapere i periodi delle loro rivoluzioni intorno a fe medetìmi, e ultimamente fi è fatta, mercè loro, una carta così minuta di Venere , che t fuoi monti fon così noti agli Agronomi nel Cielo, come lo fono agli Anatomici quegli altri fuoi qui in Terra. Anno feoperto in quefto Pianeta, il calare, il crefeere, l'effere ora mezza, ora piena , in foni ma apparenze e fafi ariano fi mi li a quelle della Luna, indovinate già innanzi l'invenzione del Cannocchiale dal famofo Copernico . An dato a' corpi celeili le loro giufte difìanze, e ci ànno informato d'una infinità dì ftelle ignote agli Antichi, trovandone nella via Lattea tante, quante bafterebbono a provederne dieci, o dodeci aitri Mondi fe foffe bifogno . In fine ànno dato un giufto Alterna a quefto noftro Mondo , ampliandone perfino all' infinito i confini t coficchè fe un Poeta difle già per adular una gente, che avea fatto più progredì nel conquiitare il Mondo, che nel conofcerlo: che Giove guardan- O a dan-