Pagina:Algarotti - Il Newtonianismo per le dame, 1737.djvu/121

Da Wikisource.

Dialogo Teru 10 %

Cina fono deferti e solitudini al paragone. Il Microscopio, difs’ella, e fiato la Botola eie fofi; L’una, e l’altro a condotto a difeopnr nuo vi Mondi, benché quella per diftruggerli, questo per popolarli.

Vedete, continuai io, a quali Mondi abbia penetrato un’Olandefe Piloto colla corra chquefla bullola. Un certo- umore, m cui e iipoita l’origine de’ vivente e per cui fi dì dolcemente la Natura, fi è trovato pejo><tofititi animaletti, o ferpentelh, che yan pe reto guizzando con una incredibile velocita. Alcuni di quelli ricevuti in comoda ed agiata parte, prendo! vigore, e fviluppanfi dalle loro angufte tortecele, e fuori n’efeono efultanti della nuova vita, e crefeendo, altri fi atoefanno al lavoro condannati a un duro giogo; fon defhnati altri a Teatri per fervire al luto, e al fiero piacer delle Nazioni; mentre più fortunati taluni con mani che Amor fece a miglior’ufo fon gentilmente nudati ed accarezziti. E che altro credete voi fieno itati una volta quelli Gefari, quelli Aleffandn, quelli Omeri, e queiU Defcartes, che tanno tanto jumore nel Mondo, fe non alcuni piccioli animaletti, che col favore d’un temperato e dolce uogo fi invilupparono, e ne ufeirono a feon volger gl’Imperi, e le tette degli uomini?

Quello iìitema è fembrato cosi bello ad alcuni, che fi fono immaginati di vedere in alcuno di queiìi animaletti, che per ventura avea rotta la foefcza eiterna, un abbozzo di cofete, di gambe, e di braccia d’un picciol’uomo. La moltipli-