da querU del reltanrc degli uomini. Il Sole
è chiara, e il Cielo rifpettivamente ofcuro;
Ecco quanto gli balla per trovar fondi, c mezzi
in abbondanza, relazioni del chiaro ali’ofcuro, vclamenti,
com’egli dure, che fi fanno da quelle
due immagini, onde fpiegare la diverfita de colori
dei prifma. Io m’immagino, foggmns ella,
che quella fpiegazìone non farà molto fempiice.
Ella! fembianza d’eflere imbarazzata alquanto.
Lafciando ftar quello, replicai io, che gli fi pòtria
perdonare, e molte altre difficolta che fi potrebbe
muovere: fe così è adunque, che quefta
diverfità di colori dipenda dal mcfcolamcnto
de’ rasai di quelle due immagini del Sole, e del
Cielo? e dal velamento che l’una fa all’altra; egli
è chiaro, che fe fi troverà il modo di fare, che 1
raesi del Cielo non arrivino al prifma, e per confcSuente
non fì rifrangano, e non fi mefcolino
co’ quelli del Sole, forniranno i colon tutti, i vagendo
tutta quella bella Teoria, che nafce dalla
mefcolanza di quefle due forte di raggi. Ora
queflo fi può facilmente ottenere, fe prima di rar
Rifrangere dal prifma il raggio del Sole, che entra
pel foro della ftanza ofcura, la parte dimezzo
di tuo, fi farà pafTare per un’altro foro fatto in
una avola, o in un cartone porto m una notabile
diiknza dalla nnellra. In quello caio tao o è lontano,
che il prifma riceva i raggi de Cielo, cne
contigui fono a que’ del Sole, ch’egli non riceve
che que’ raggi del Sole, che vengon dal mezzo
di XI e in nefluna maniera quelli che fono al
lembo vicini. 1 colori adunque dell’immagine