Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/468

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462 la divina commedia

     e contro al maggior padre di famiglia
siede Lucia, che mosse la tua donna,
138quando chinavi, a ruinar, le ciglia.
     Ma perché ’l tempo fugge che t’assonna,
qui farem punto, come buon sartore
141che com’elli ha del panno fa la gonna;
     e drizzeremo li occhi al primo amore,
sí che, guardando verso lui, penètri
144quant’è possibil per lo suo fulgore.
     Veramente, ne forse tu t’arretri
movendo l’ali tue, credendo oltrarti,
147orando grazia convien che s’impetri,
     grazia da quella che puote aiutarti;
e tu mi seguirai con l’affezione,
150sí che dal dicer mio lo cor non parti».
     E cominciò questa santa orazione.