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92 DE VULGARI ELOQUENTIA.



23. Absurdum, atque rationi videtur horrificum, etc. Del tutto pare diverso (strano, orribile) a dire: Conv., ii, 9. Poichè la mala condizione di questa popolare opinione è narrata, subitamente.... quasi come cosa orribile quella percuoto: Ivi, iv, 7.

28. Rationabile est quod ante qui fuit inciperet a gaudio. Quest’è la lezione dei Codici e delle Stampe, e oramai accreditata. Ma chi ben a fondo vi cerchi, non potrà indi ravvisar punto quell’accordo che dev’esservi colle cose precedenti. II Trissino per altro ci guida a determinare il vero, traducendo: è ragionevole cosa, che quello (esordio) che fu davanti, cominciasse da allegrezza. Tuttavia anco qui non iscorgiamo la necessaria corrispondenza, che l’Autore volle farci presente, fra ciò che accadde dopo la prevaricazione di Adamo, e quanto potè avverarsi prima di essa. Ora siccome nell’infelioe caso ciascuno esordio (quidlibet exordium) del parlare sembra che cominciasse da heu, così nello stato innocente ciascuno di simiglianti esordj doveva principiare da voci di gaudio. Ed ecco, che dunque bisogna leggere non già «qui fuit,» essendo errore manifesto de’ copisti, ma sì «quidlibet» («exordium»), come si richiede a rendere intero il costrutto e la prefissa sentenza.

29. Et quod nullum gaudium sit extra Deum, sed totum in Deo, et ipse Deus totus sit gaudium. Non può esservi dubbio che, invece di «quod.» non s’abbia a scrivere «quum» conforme alla regolare costruzione ed al Volgarizzamento del Trissino: E conciossiachè niun gaudio sia fuori di Dio. Correggo inoltre «totus,» che mal si riferisce a «Deus,» leggendo invece «totum» in diretta attinenza a «gaudium;» perocchè Iddio non solo comprende in sè ogni gioja, ma, oltre che non può aver difetto in qualsiasi attributo della sua Unità, è tutta gioja, il Bene essenzialmente e nella sua pienezza, la Felicità stessa, che è la buona Essenza, d’ogni ben frutto e radice: Purg., xvii, 132.

43. Ut tonitrua personeat, ignem fulgoreat. Contro a questa Volgata sta il fatto, che altrove Dante scrive personat (Vulg. El., i, 12) e non personeat; e quindi ho creduto di do-