Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/103

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Tutti gridauan uada malacoda
     percun fimoſſe etlialtri ſtetter fermi
     et tenne allui dicendo chelli aproda
Credi tu malacoda qui uedermi
     eller uenuto diſfei mio maeſtro80
     ſicuro gia datutti voſtri ſchermi
Sanza uoler diuino e fatto queſto
     laſcianandar che nel ciel e uoluto
     chi moſtri altrui queſto camin ſilueſtro
Allor lifulorgoglio ſi caduto85
     che ſi laſcio caſcar luncino apiedi
     et diſſe alialtri omai non ſia feruto
Elduca mio adme otu che fiede
     traliſcheggion delponte quatto quatto
     ſicuramente omai adme tu riedi 90
Per chio mimoſſi et allai uenni ratto
     et idiauoli ſi fecer tutti avanti
     fichio temetti cheli teneller patto
Coſi uidio gia temer lifanti
     cuſciuan pattegiati dicaprona95
     uegendo ſe tranemici cotanti
Io ma coſtai contatta laperſona
     lungol mio duca et non torcea liocchi
     dala ſembianza lor chera non buona
Echinauan liraffi et uuoi chil tocchi ?100
     dicea lun conlaltro inful groppone ?
     e riſpondien ſi fa chegli laccocchi
Ma quel dimonio che tenea ſermone
     colduca mio ſiuolſe tutto preſto
     et diſſe poſa poſa ſcarmiglione

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