Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/159

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Elpiange qui largento defranceſchi115
     io uidi potrai dir quel daduera
     ladoue ipeccatori ſtanno freſchi
Se foſſi dimandato altri chiuera
     tu ai dallato quel dibeccheria
     decui ſego fiorenza lagorgiera 120
Gianni deſoldanieri credo cheſia
     piu la conganellone e tribaldello
     capri faenza quando ſidormia
Noi eravam partiti gia daello
     chio uidi due giacciati inunabuca125
     si chelun capo alaltro era cappello
Et comel pan perfame ſimanduca
     coli ſoura lidenti alaltro poſe
     laouel ceruel ſagiugne conlanaca
Nonaltri menti tideo ſiroſe130
     letempie amenalippo perdiſdegno
     che quei faceual teſchio et laltre coſe
O tu che moſtri perſibeſtial ſegno
     hodio ſoura colui chetu timangi
     dimil perche diſſio pertal conuegno 135
Che ſetuai ragion dilui tipiangi
     ſappiendio chi voi ſiete et laſua pecca
     nelmondo ſu ancorio tenecangi
Se quella conchio parlo noliſecca


CANTO XXXIII Tracta dequelli che tradiro coloro che inloro tutto ſifidauay no et coloro cui aueano pmoſſı adignitade e ſtato e iſgrida cont piſani e cõtra genoeſe.