Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/311

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Qui fu inoéente lbumana radice qui primauera Tempre et ogni frutto nedare e queffco diche ciafcun dice ImiriuolG aretro allora tutto a miei poeti et uidi cbe conrifo udito auean lultimo conftrutto Poi alabella donna torna iluifo CANTO - XXVIIII . Tratta Come lautore Contattato ficonduole deua et come wide lifepte doni dello fpinto fando et xpo et laceleftiale corte informa dicerte figure CAntando come donna inamorata , • continuo colfin difue parole beati quorum teda fu nt peccata Ec come nimpbe cbefi giuan fole per lefaluaticbe ombre defiando qual diueder qual difuggir lofole Allor fimoffe contrai fiume andando fuperlanua et io pari dilei picciol palfo cómpicciol feguitando Noneran cento tra fuo paffi et mici quando leripe igualmente dieruolta permodo calcuante mirendei Ne ancor fu co fi noftra uia molta quando Iadonna tutta ame fitorfe dicendo frate mio guarda et afcolta Et ecco unluftro fubito trafcorfe da tutte parti perlagran forefta tal che dibalenar mimife imforfe