Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/440

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Noi fem leuati alfeptimo Tplendórc cbc lotto! petto deleone ardente raggiamo mifto giù del fuo ualore Ficca diretro alioccbi tuoi lamente et fa diquelli fpeccbi alafigura cbe inquefto fpeccbio tifara paruente Qual faueÌTc qualera lapaftura deluifo mio nelafpetto beato quando mitrafmutaua adaltra cura Conofcerebbe quanto mera agrato ubidire alamia celefte fcorta contra pefando lun conlaltro lato Dentro alcriftallo cbel uocabol porta cercbiandol mondo del fuo chiaro duce fo&o cui giacque ogni militia morta Dicolor doro in cbe raggio traluce uidio uno fcaleo eretto in Tufo tanto cbe noi feguiua lamia luce Vidi anche perligradi fcender giufo tanti fplendor cbio penfai cogni lume cbe par nel del quindi foiTe diffufo Et come perlonatural coftume lepole infieme alcominciar delgiorno fimuouono afcaldar lefredde piume Poi altre uanno uia fanza ritorno altre riuolgon fe donde fon moÌTe et altee roteando fan fogiorno Tal modo parue me cbe quiui foiTe in quello iFauillar cbenfieme uenne fi come incerto grada fi percoffe