Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/58

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Che fu concepta nelafalſa uaccha
     et quando uide noi ſeſteſſo morſe
     ſiccome quei cui lira dentro fraccha15
Loſauio mio inuer lui grido forſe
     tu credi che qui ſialduca dathene
     che fu nel mondo lamorte tiporſeloup
Partiti beſtia che queſti non uene
     amaeſtrato dalla tua ſorella20
     ma uaſſı perueder leuoſtre pene
Quale quel toro che ſi ſlaccia inquella
     cariciüto gia ilcolpo mortale
     che gæ non fa maqua et laſaltella
Vidio lominotauro far cotale25
     et quel accorto grido corri aluarco
     mentre chenfuria e bon che tu ticale
Coſi prendemo uia giu perloſcarco
     diquelle pietre che ſpeſſo mouienſi
     focto mie piedi perlonouo carco30
Io gia penſandoret quei diſſe tu penſi
     forſe in queſta ruina che guardata
     daquel ira beſtial chiora ſpenſi
Orto che ſappi calaltra fiata
     chi diſceſi quagiu nelbaſſo inferno35
     queſta roccia nonera ancor caſcata
Ma certo poco pria ſeben diſcerno
     che ueniſſe colui che lagran preda
     leuo adite delcerchio ſuperno
Da tutte parte lalta ualle feda40
     tremo ſi chio penſai cheluniverſo
     ſentiſſe amor perloqual e chi creda