Pagina:Alpi e Appenini.djvu/212

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VII.


La valle dell’Adda, che da Colico a Lecco è percorsa da questo fiume, in cui sfociano parecchi torrenti, tocca nel suo corso tutta la strada militare, sulla quale si trovano alcune località importanti, come Varenna e Bellano.

Non essendo nostro compito di parlare dei vari bacini, che da Bellagio mettono a Como, non possiamo però dispensarci dall’accennare al più importante, in cui spiccano i paesi di Tremezzo, Cadenabbia e Bellagio.

Tremezzo è situato a breve tratto dalla celebre Villa Carlotta, che fra le ville Serbelloni, Melzi, Trivulzio, Trotti, Bezia e Besana, è fra le più ricche del lago. Questa villa signoreggia le deliziosissime spiaggie, che col nome di Tremezzina e Cadenabbia ridestano si dolci memorie nell’animo del viaggiatore e dell’alpinista, i quali vi ritrovano il ridente clima di Napoli. Ricchissimo ed ampio giardino a terrazzo si distende davanti al palazzo e ai fianchi. Si distingue dagli altri edifizi pei lavori dell’arte statuaria e pittorica. Vi si ammirano il Palamede di Canova, Marte in atto di partire per la guerra, rattenuto da Venere, dell’Acquisti, l’Ingresso trionfale di Alessandro il Grande in Babilonia, stupendi bassorilievi di Thorwaldsen.

Del Canova è pure un gruppo di Amore e Psiche e la Maddalena penitente; il Bacio di Romeo e Giulietta, dipinto di Hayez; Vulcano che tempra le ali di un amore, affresco trasportato sul legno, di Bernardino Luini; l’ira d’Achille dell’Appiani; il sepolcro in marmo del conte Giovanni Sommariva, di Pompeo Marchesi. Nella vicina cappella, ornata di statue del Manfredini, si guardano faccia a faccia due bassorilievi: uno del Tenerani, sulla tomba di Luigi Sommariva, l’altro di Pompeo Marchesi, rappresentante il conte Giovanni Sommariva.

Ma la gemma del lago, specie pei suoi grandiosi alberghi, fra i quali il Bellagio e la Gran Bretagna, è per fermo Bellagio. notevole per la villa Serbelloni, da cui si dominano i suoi tre rami. Venne murata sopra fortilizi, distrutti da Gian Galeazzo Visconti. Sulla sommità della balza si vedono gli avanzi di una torricella, e a poca distanza una loggia posta sull’orlo di scogli cadenti a piombo nelle acque.

La spiaggia, a cui si dà il nome dalla chiesa antica di S. Giovanni, è ornata delle ville Trotti, Trivulzio, già Poldi Pezzoli. Indi segue sopra una dolce collina, in mezzo a giardini, la magnifica villa Melzi, disegno di Giocondo a lbertolli, innalzata da Francesco Melzi d’Eri], vicepresidente della Repubblica Cisalpina. Vi si nota il ritratto del Bonaparte di Andrea Appiani, e nella cappella tre avelli sepolcrali, uno dei quali è consacrato a G. Francesco Melzi, morto il 28 gennaio del 1832; una statua del Comolli; i chiaroscuri del Monticelli e bellissimi lavori del Migliar» e del Sanquirico. Nel giardino, oltre le rarità botaniche, s’ammira un bel gruppo di Dante e Beatrice anch’esso del Comolli.

Una via che parte a breve tratto da questa villa, attraversa la Valsassina e mette per Anzo e Canzo ad Erba. Si parlò in passato d’un progetto ardito, di unire la capitale della Brianza con Bellagio, prolungandola ferrovia economica Milano Erba, progetto ora abbandonato dopo quello della ferrovia Lecco-Colico. Sul culmine siede la villa Giulia, già delizia di Leopoldo, re dei Belgi.

Sulla riva sinistra giace Bellano, sovrannominato la Manchester del lago pe’ suoi opifici di ferro, di pellami, di setifici e tocca via. È notevole il suo Orrido, formato dalla Pioverna, che si precipita dall’altezza di 60 m.