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AMORE E PSICHE.



E tu, cura soave
Di tacite donzelle,
Cui mentre Ebe sorride, il giovin seno
Penetri ardito, i nostri carmi avrai;
Nè la candida tua Psiche, e le belle
Forme, e la notte, e gli amorosi guai
Inonorati andranno.
Or ella è teco, e dell’antico affanno,
Che ricompensa un più propizio Fato,
Dolce memoria suona
Per l’Olimpo beato.
     Vergine avventurata in mortal velo
Di bellezze immortali adorna apparve;
Stupì vedendo, e l’adorò la terra.
Venere al terzo Cielo